Il turismo enogastronomico in Italia, un fenomeno di successso e traino per l'economia

Storia, obiettivi e casistiche di una forma di turismo che piace agli italiani ma soprattutto agli stranieri in viaggio nel nostro Paese

Annamaria Parlato 16/11/2023 0

Il turismo enogastronomico è una forma di turismo incentrata sull'esplorazione e l'apprezzamento della cultura culinaria e delle tradizioni legate al cibo e al vino di una determinata regione. Questa tipologia di turismo coinvolge l'esperienza di prodotti alimentari locali, visite a cantine vinicole, degustazioni di vini, partecipazione a festival gastronomici e altre attività legate al cibo e alle bevande.

Gli appassionati di turismo enogastronomico cercano di solito di immergersi completamente nelle tradizioni culinarie del luogo che visitano. Ciò può includere la partecipazione a corsi di cucina locali, la visita a mercati alimentari tipici, la scoperta di specialità regionali e la degustazione di piatti tradizionali. Inoltre, il turismo enogastronomico spesso incoraggia la sostenibilità, promuovendo prodotti locali e pratiche agricole sostenibili.

Questa forma di turismo è diventata sempre più popolare poiché molte persone vedono il cibo come un aspetto fondamentale della cultura di una regione e desiderano esplorare e gustare le diverse tradizioni culinarie del mondo.

Ha radici antiche, ma è diventato una forma di turismo distinta e sempre più popolare solo negli ultimi decenni. Le tradizioni di viaggio legate al cibo e al vino possono essere fatte risalire a tempi antichi, quando le persone si spostavano per commerciare e scambiare merci, compresi prodotti alimentari e bevande.

Tuttavia, il concetto moderno di turismo enogastronomico, che coinvolge viaggi organizzati e specificamente progettati per esplorare la cultura culinaria di una regione, è emerso più chiaramente nel corso del XX secolo. Negli anni '80 e '90, c'è stato un aumento dell'interesse per la gastronomia e la cucina regionale, alimentato anche dalla popolarità crescente dei programmi televisivi culinari e dei libri di cucina.

Negli ultimi anni, il turismo enogastronomico è cresciuto ulteriormente, con sempre più viaggiatori che cercano esperienze culinarie autentiche durante le loro vacanze. Questo ha portato a una maggiore attenzione da parte dell'industria turistica, con molte destinazioni che promuovono attivamente le loro offerte culinarie uniche per attirare i visitatori interessati al cibo e al vino.

In Italia, molte regioni sono particolarmente adatte per il turismo enogastronomico, dato il ricco patrimonio culinario e vinicolo del paese. Alcune delle regioni più organizzate per accogliere i turisti interessati al cibo e al vino includono:

  1. Toscana: Celebre per i suoi vini, come il Chianti, e la cucina contadina toscana, la Toscana attira numerosi turisti interessati a degustazioni di vino e a esperienze culinarie autentiche.

  2. Piemonte: Conosciuto per i vini come il Barolo e il Barbaresco, il Piemonte è anche famoso per la sua cucina ricca e saporita, con piatti come la carne cruda e i tartufi.

  3. Emilia-Romagna: Questa regione è il cuore della cucina italiana con prodotti come il parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma e l'aceto balsamico. Le città di Bologna e Modena sono particolarmente rinomate per la loro cucina.

  4. Veneto: La regione del Veneto è famosa per i suoi vini, tra cui il Prosecco, il Soave e l'Amarone. Venezia e le zone circostanti offrono un'ampia varietà di piatti di pesce e specialità locali.

  5. Campania: Con Napoli come punto centrale, la Campania è famosa per la pizza napoletana, la mozzarella di bufala, il limoncello e i vini della Costiera Amalfitana.

  6. Sicilia: Questa isola offre una cucina ricca e variegata, con influenze arabe, spagnole e italiane. I vini siciliani sono noti, e la cucina locale include specialità come la pasta con le sarde e i cannoli.

Queste sono solo alcune delle regioni italiane che si sono particolarmente distinte nel settore del turismo enogastronomico, ma è importante notare che l'intero paese offre un'ampia varietà di esperienze culinarie uniche, come quelle che approfondiamo durante i percorsi del progetto "Di Food in Tour" nei piccoli borghi del Salernitano. 

Un tour enogastronomico è un viaggio che si concentra sull'esplorazione e l'apprezzamento della cultura culinaria e delle tradizioni legate al cibo e al vino di una determinata regione. Questi tour offrono ai partecipanti l'opportunità di assaporare specialità locali, visitare aziende vinicole, partecipare a degustazioni di vini e immergersi nelle tradizioni culinarie della destinazione prescelta. Ecco alcuni elementi chiave di un tipico tour enogastronomico:

  1. Visite alle aziende vinicole: I partecipanti hanno l'opportunità di visitare cantine vinicole locali, incontrare produttori di vino, apprendere il processo di produzione e partecipare a degustazioni di vini. Questo è spesso uno dei momenti salienti di un tour enogastronomico.

  2. Lezioni di cucina: Molte esperienze enogastronomiche includono lezioni di cucina tenute da chef locali. I partecipanti imparano a preparare piatti tradizionali della regione e possono gustare i frutti del loro lavoro.

  3. Degustazioni di cibo: I tour enogastronomici prevedono spesso degustazioni di specialità locali, che possono includere formaggi, salumi, olio d'oliva, dolci e altri prodotti alimentari tipici.

  4. Esplorazione di mercati locali: I partecipanti hanno l'opportunità di esplorare mercati alimentari locali, scoprendo ingredienti freschi e tradizionali. Questo offre un'esperienza autentica della cucina locale e delle abitudini alimentari della comunità.

  5. Ristoranti locali: I tour enogastronomici includono spesso pasti in ristoranti locali che offrono piatti tradizionali. Questi pasti sono progettati per permettere ai partecipanti di gustare una varietà di specialità della zona.

  6. Eventi e festival: Se possibile, il tour può essere pianificato durante eventi enogastronomici o festival locali che celebrano il cibo e il vino della regione.

  7. Guida esperta: Un esperto locale o una guida specializzata in enogastronomia accompagna il gruppo, fornendo informazioni dettagliate sulla cultura culinaria, la storia del cibo e del vino della regione e suggerimenti pratici.

  8. Trasporti: I trasferimenti tra le destinazioni e le attività sono organizzati, garantendo che i partecipanti possano concentrarsi completamente sull'esperienza senza preoccuparsi della logistica.

Quali numeri muove il turismo enogastronomico oggi?

Le cifre esatte relative al turismo enogastronomico possono variare nel tempo e sono influenzate da diversi fattori, tra cui le condizioni economiche globali, le tendenze di viaggio e gli eventi internazionali. Tuttavia, il turismo enogastronomico è riconosciuto come un settore in crescita che attrae un numero significativo di viaggiatori in tutto il mondo. Alcuni punti salienti sulle dimensioni e l'impatto del turismo enogastronomico includono:

  1. Contributo all'economia: Il turismo enogastronomico è un settore che contribuisce in modo significativo all'economia globale. Gli investimenti nella produzione alimentare e vinicola, nelle attività di ristorazione e nelle esperienze enogastronomiche sono fonti di reddito importanti per molte regioni.

  2. Crescita del settore: Negli ultimi anni, c'è stata una crescita notevole del turismo enogastronomico, con sempre più viaggiatori che cercano esperienze culinarie autentiche durante le loro vacanze.

  3. Destinazioni popolari: Regioni famose per la loro cucina e i loro vini, come la Toscana in Italia, la Borgogna in Francia, la Valle del Napa in California e la Barossa Valley in Australia, attirano un elevato numero di turisti enogastronomici.

  4. Eventi e festival: Festival enogastronomici, eventi di degustazione e fiere del cibo contribuiscono all'attrattiva del turismo enogastronomico e generano entrate significative.

  5. Impatto sull'occupazione: Il turismo enogastronomico può avere un impatto positivo sull'occupazione locale, creando posti di lavoro nei settori della ristorazione, dell'ospitalità, della produzione alimentare e vinicola e delle attività connesse.

  6. Sostenibilità: C'è un crescente interesse per il turismo enogastronomico sostenibile, che promuove pratiche agricole e alimentari eco-compatibili e incoraggia il rispetto dell'ambiente e delle tradizioni locali.

  7. Social Media e influencer: L'ascesa dei social media e degli influencer ha contribuito a promuovere il turismo enogastronomico, con viaggiatori che condividono le loro esperienze culinarie attraverso foto, recensioni e racconti sui canali online.

  8. Aumento del interesse culturale: I viaggiatori cercano sempre più esperienze culturali autentiche, e il cibo e il vino sono elementi essenziali di molte culture. Il turismo enogastronomico offre l'opportunità di esplorare e comprendere la cultura di una regione attraverso la sua cucina.

Il turismo enogastronomico è diventato sempre più importante per diverse ragioni, poiché offre una gamma di benefici economici, culturali e sociali. 
Può stimolare l'economia locale attraverso gli investimenti nelle aziende vinicole, nei ristoranti, nei mercati alimentari e nelle attività correlate, tant'è che la spesa dei turisti per cibo, vino e altre esperienze enogastronomiche può generare entrate significative per le comunità locali; contribuisce alla creazione di posti di lavoro nei settori della ristorazione, dell'ospitalità, della produzione alimentare e vinicola, e nelle attività turistiche connesse; può aiutare a preservare e promuovere le tradizioni culinarie locali, infatti attraverso la partecipazione a tour enogastronomici, i visitatori possono apprezzare e sostenere la cultura alimentare autentica di una regione; contribuisce alla conservazione e alla trasmissione delle tradizioni culinarie attraverso le generazioni; può incentivare l'acquisto e la promozione di prodotti locali, dai formaggi ai vini, sostenendo l'agricoltura e la produzione locale;  incoraggia pratiche agricole e alimentari eco-compatibili, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo la conservazione delle risorse naturali; può attirare turisti durante tutto l'anno, contribuendo a distribuire i flussi turistici e ad attenuare gli effetti della stagione turistica; offre ai viaggiatori l'opportunità di conoscere e apprezzare culture diverse attraverso il cibo. Questo può contribuire a una maggiore comprensione interculturale e promuovere la diversità. 
In ultima analisi, il turismo enogastronomico va oltre la semplice esperienza culinaria, influenzando positivamente l'economia, la cultura e la sostenibilità delle destinazioni. La sua importanza si riflette nella capacità di creare un impatto positivo su molteplici livelli.


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Annamaria Parlato 25/07/2024

Turismo religioso, una nuova sfida per il futuro: favorire il dialogo interreligioso, creando spazi di incontro tra culture e fedi diverse

Il turismo religioso è una forma di viaggio motivata dalla fede e dalla spiritualità, che vede milioni di persone muoversi verso luoghi di culto, siti sacri e destinazioni connesse a eventi religiosi significativi. Questa pratica ha radici antichissime, risalenti a tempi in cui pellegrinaggi a luoghi sacri erano comuni in molte culture e religioni.

1. Le Caratteristiche del Turismo Religioso

A differenza di altre forme di turismo, il turismo religioso non è guidato esclusivamente dall'esplorazione culturale o dall'intrattenimento, ma piuttosto da un desiderio di esperienza spirituale. I viaggiatori spesso cercano la contemplazione, la preghiera, o una connessione più profonda con la loro fede.

Le destinazioni del turismo religioso possono includere:

  • Luoghi di Pellegrinaggio: come Santiago de Compostela in Spagna, la Mecca in Arabia Saudita, e il Santuario di Lourdes in Francia.
  • Santuari e Templi: come il Vaticano per i cattolici, il Tempio del Mahabodhi in India per i buddisti, o il Muro del Pianto a Gerusalemme per gli ebrei.
  • Eventi Religiosi: come il Kumbh Mela in India, che attrae milioni di persone, o le celebrazioni della Settimana Santa in diverse città del mondo.

2. Storia del Turismo Religioso

Il turismo religioso ha una lunga storia. Già nell'antichità, i greci e i romani si recavano in luoghi sacri come Delfi o Eleusi. Nel Medioevo, i pellegrinaggi cristiani verso Gerusalemme, Roma e Santiago de Compostela erano fenomeni di massa, che coinvolgevano persone di tutte le classi sociali.

L'Islam ha una tradizione consolidata di pellegrinaggio, con l'Hajj alla Mecca che è uno dei cinque pilastri della fede islamica. Anche altre religioni, come il buddhismo e l'induismo, hanno una lunga tradizione di pellegrinaggi, con luoghi sacri disseminati in tutto il continente asiatico.

3. Il Turismo Religioso Oggi

Nel mondo contemporaneo, il turismo religioso continua a essere una componente significativa dell'industria turistica globale. Ogni anno, milioni di persone intraprendono viaggi spirituali, spinti da motivazioni che vanno oltre la semplice curiosità culturale. L'importanza di questi viaggi non è solo spirituale, ma anche economica: il turismo religioso genera miliardi di dollari in entrate ogni anno, sostenendo economie locali e promuovendo lo sviluppo di infrastrutture turistiche.

Alcuni dei più grandi siti di turismo religioso includono:

  • La Mecca: con milioni di musulmani che partecipano all'Hajj ogni anno.
  • Il Vaticano: che attrae milioni di pellegrini cattolici.
  • Varanasi in India: uno dei luoghi più sacri per gli induisti.
  • Il Cammino di Santiago: che vede una crescente partecipazione di pellegrini e turisti ogni anno.

4. Impatto Culturale e Sociale del Turismo Religioso

Il turismo religioso ha un impatto significativo non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e sociale. Da un lato, promuove la conservazione del patrimonio culturale e religioso, dall'altro, può generare tensioni se non gestito correttamente, specialmente in contesti in cui il sovraffollamento o il turismo di massa minacciano l'integrità dei siti sacri.

Inoltre, il turismo religioso può favorire il dialogo interreligioso, creando spazi di incontro tra culture e fedi diverse. Tuttavia, è essenziale che queste interazioni siano guidate dal rispetto e dalla comprensione reciproca, per evitare conflitti e malintesi.

5. Sfide e Prospettive Future

Tra le sfide principali del turismo religioso vi sono la gestione dei flussi turistici, la conservazione dei siti sacri e l'equilibrio tra sviluppo turistico e rispetto per le tradizioni religiose. Con l'aumento del turismo di massa, c'è il rischio che i luoghi sacri perdano la loro autenticità o diventino eccessivamente commercializzati.

Le prospettive future del turismo religioso dipendono dalla capacità di bilanciare le esigenze dei pellegrini e dei turisti con la necessità di preservare l'essenza spirituale dei luoghi sacri. Questo richiede una pianificazione attenta, politiche di gestione sostenibile e un dialogo continuo tra tutti gli attori coinvolti.

6. Conclusione

Il turismo religioso è una pratica antica che continua a svolgere un ruolo cruciale nella vita di milioni di persone in tutto il mondo. Non solo offre un'opportunità per esplorare la propria spiritualità e connettersi con tradizioni millenarie, ma contribuisce anche a promuovere la comprensione interculturale e a sostenere lo sviluppo economico di molte comunità. Tuttavia, la sua crescita richiede una gestione consapevole e sostenibile per preservare l'integrità dei luoghi sacri e rispettare le sensibilità religiose dei pellegrini e delle comunità ospitanti.

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Annamaria Parlato 28/03/2024

Primavera a Salerno: attività e luoghi consigliati da visitare

Salerno, con la sua posizione affacciata sul Mar Tirreno e la sua ricca storia, offre molte opportunità per trascorrere del tempo piacevole durante la primavera. Questo particolare momento dell'anno è un periodo davvero speciale, in cui la città si risveglia dopo i mesi invernali e si riempie di colori e profumi. I parchi, i giardini e le strade di Salerno si riempiono di fiori e piante in fiore, creando un'atmosfera incantevole e colorata, le temperature diventano più miti e piacevoli, permettendo di godere di lunghe passeggiate all'aperto senza il caldo afoso dell'estate.

La primavera è il periodo in cui si celebrano diverse feste e tradizioni a Salerno. Una delle più importanti è la "Settimana Santa", con processioni e cerimonie religiose che attirano visitatori da tutto il mondo. Inoltre la città ospita numerosi eventi culturali, spettacoli teatrali, concerti e mostre d'arte, arricchendo l'offerta culturale. Questo è il momento ideale per fare escursioni nei dintorni di Salerno, esplorando la Costiera Amalfitana, i Monti Lattari o le aree naturali circostanti tra i Picentini e la Valle dell'Irno, dove la natura si mostra in tutta la sua bellezza. La primavera è anche il periodo in cui la cucina locale offre i suoi migliori prodotti: dai primi ortaggi di stagione alle specialità di pesce fresco. È il momento ideale per gustare piatti tipici come la "Parmigiana di alici", la "Pizza di scarole" o la "Pastiera di gano". Il lungomare poi diventa un luogo perfetto per rilassarsi, fare sport o godersi il sole sulle spiagge della città.

Ecco alcune attività e luoghi da visitare a Salerno in primavera:

  1. Passeggiare sul Lungomare Trieste: Goditi una piacevole passeggiata lungo il lungomare di Salerno, con la vista sul mare e le luci che riflettono sull'acqua.

  2. Visita al Duomo di Salerno: Il Duomo di Salerno, dedicato a San Matteo, è un capolavoro dell'architettura medievale. All'interno troverai affreschi e opere d'arte di grande valore storico e artistico.

  3. Giardino della Minerva: Questo antico orto medievale offre una varietà di piante aromatiche e medicinali. È un luogo tranquillo per passeggiare e rilassarsi tra la natura.

  4. Castello di Arechi: Situato su una collina che domina la città, il Castello di Arechi offre una vista panoramica mozzafiato su Salerno e sul Golfo. Durante la primavera, potrai godere di temperature piacevoli mentre esplori le antiche mura del castello.

  5. Shopping e gastronomia: Le vie del centro storico di Salerno sono piene di negozi, boutique e ristoranti dove potrai assaporare la cucina tradizionale campana e acquistare prodotti locali.

  6. Escursioni in Costiera Amalfitana: Salerno è un ottimo punto di partenza per esplorare la splendida Costiera Amalfitana. Durante la primavera, le temperature sono ideali per escursioni a piedi lungo i sentieri costieri e per visitare le pittoresche città come Amalfi, Positano e Ravello.

  7. Eventi e festival: In primavera, Salerno ospita diversi eventi e festival, come la "Mostra della Minerva" e la "Settimana Santa", che offrono spettacoli di luci, musica e tradizioni locali.

  8. Parchi e aree naturali: Se ami la natura, puoi visitare l'Oasi WWF di Persano, dove potrai fare escursioni, birdwatching e osservare la flora e la fauna locali. Anche il Cilento merita una sosta per i suoi numerosi itinerari che ti aiutano a toccare con mano l'autenticità dei luoghi e le particolarità delle usanze locali.

Queste sono solo alcune delle tante cose da fare e vedere a Salerno in primavera. La città e i suoi dintorni offrono un mix perfetto di cultura, natura, gastronomia e divertimento per tutti i gusti.

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Annamaria Parlato 29/05/2024

Camminando verso l'avventura: come il trekking trasforma il turismo e le comunità locali

Il trekking non solo arricchisce l'esperienza turistica offrendo avventure uniche e sostenibili, ma anche promuove lo sviluppo economico, sociale e culturale delle regioni in cui viene praticato. 

E' una forma di escursionismo che implica le camminate su percorsi naturali, spesso in montagna o in aree remote. È un'attività che richiede una buona condizione fisica e può variare da semplici passeggiate a lunghe escursioni di più giorni. Ecco alcuni aspetti chiave del trekking:

  • Percorsi: I sentieri possono essere ben segnati e mantenuti, o possono essere percorsi più selvaggi e impegnativi.
  • Durata: Le escursioni possono durare da poche ore a diverse settimane.
  • Equipaggiamento: È importante avere l'equipaggiamento adeguato, come scarponi da trekking, zaino, abbigliamento tecnico, acqua e cibo.
  • Preparazione: Conoscere il percorso, le condizioni meteorologiche e avere una mappa o un GPS sono fondamentali per la sicurezza.

La storia del trekking è affascinante e ricca di evoluzioni che rispecchiano i cambiamenti nella società, nella tecnologia e nell'atteggiamento verso la natura. Ecco una panoramica delle sue principali tappe storiche:

Origini Antiche

  • Antichità: Camminare a lungo per scopi pratici come caccia, raccolta, migrazione e pellegrinaggio è una pratica antica quanto l'umanità stessa. Le popolazioni nomadi e le tribù indigene attraversavano grandi distanze a piedi per sopravvivere.
  • Pellegrinaggi: Nell'antichità e nel medioevo, camminare per raggiungere luoghi sacri era comune. Percorsi come il Cammino di Santiago in Spagna e il pellegrinaggio a Gerusalemme erano intrapresi per motivi spirituali.

Sviluppi del XIX Secolo

  • Romanticismo: Il movimento romantico del XIX secolo ha risvegliato un interesse per la natura selvaggia e l'esplorazione. Scrittori e artisti come Wordsworth e Turner hanno celebrato la bellezza dei paesaggi naturali, incoraggiando la gente a esplorarli.
  • Prime ascensioni: Questo periodo ha visto anche le prime ascensioni alpine. Nel 1786, Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard raggiunsero la vetta del Monte Bianco, segnando l'inizio dell'alpinismo moderno.

XX Secolo

  • Escursionismo organizzato: Nei primi decenni del XX secolo, i club alpini e le associazioni escursionistiche sono diventati popolari, promuovendo l'escursionismo come attività ricreativa. Il Club Alpino Italiano (CAI) è stato fondato nel 1863 e il Club Alpino Svizzero (CAS) nel 1863.
  • Parchi Nazionali: Negli Stati Uniti, la creazione dei primi parchi nazionali, come Yellowstone (1872), ha incentivato il trekking e l'escursionismo, proteggendo grandi aree di natura incontaminata.
  • Attrezzatura moderna: Il progresso tecnologico ha portato allo sviluppo di attrezzature specializzate per il trekking, come scarponi da trekking, tende leggere e abbigliamento tecnico, rendendo le escursioni più sicure e accessibili.

Periodo Contemporaneo

  • Crescita globale: Il trekking è diventato un'attività globale, con percorsi famosi in ogni continente. L'Himalaya, le Ande, le Alpi e i sentieri nazionali negli Stati Uniti, come l'Appalachian Trail, sono diventati destinazioni popolari.
  • Trekking sostenibile: Negli ultimi decenni, c'è stata una crescente attenzione alla sostenibilità e alla conservazione ambientale nel trekking. Gli escursionisti sono incoraggiati a seguire pratiche "Leave No Trace" per minimizzare l'impatto sull'ambiente.
  • Accessibilità e inclusività: Il trekking è diventato più inclusivo, con sforzi per rendere i sentieri accessibili a persone di tutte le abilità. Inoltre, c'è una maggiore consapevolezza dell'importanza del rispetto delle culture locali e della biodiversità.

Il futuro del trekking è promettente, con un continuo aumento di interesse per l'outdoor e la natura. Le tecnologie emergenti, come app di navigazione avanzate e materiali ancora più leggeri e resistenti, renderanno il trekking ancora più accessibile e sicuro. Allo stesso tempo, la consapevolezza ambientale e la necessità di conservazione continueranno a guidare le pratiche sostenibili. Il trekking inoltre comporta una serie di sviluppi positivi all'interno dell'economia turistica: crea posti di lavoro locali, come guide, portatori, operatori di lodge, trasporti e ristorazione. L'aumento del turismo escursionistico stimola la costruzione di infrastrutture come sentieri ben mantenuti, rifugi, campeggi, e miglioramenti nei trasporti. Gli escursionisti spesso acquistano prodotti locali, contribuendo all'economia delle comunità attraverso l'acquisto di artigianato, cibo e altri beni. Le aree di trekking spesso diventano zone protette per preservare la bellezza naturale e la biodiversità, come parchi nazionali e riserve, i programmi includono spesso componenti educative che sensibilizzano i visitatori sull'importanza della conservazione e delle pratiche sostenibili. Il trekking è spesso associato a benefici per la salute fisica e mentale, promuovendo un turismo orientato al benessere. Le escursioni in natura offrono un'opportunità per rilassarsi e rigenerarsi, contribuendo al benessere complessivo dei turisti.

Esempi di Successo

  • Nepal: L'Himalaya e il trekking verso l'Everest Base Camp hanno trasformato il Nepal in una destinazione di trekking di fama mondiale, contribuendo significativamente all'economia del paese.
  • Perù: Il trekking sull'Inca Trail fino a Machu Picchu ha reso il Perù una delle destinazioni turistiche più importanti del Sud America.
  • Nuova Zelanda: Con i suoi numerosi "Great Walks", la Nuova Zelanda ha sfruttato il trekking per promuovere il turismo e la conservazione ambientale.

In sintesi, il trekking è evoluto da una necessità antica a un'attività ricreativa moderna, che combina avventura, esplorazione e un profondo rispetto per la natura.

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