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Mina Felici 20/06/2023 0
Il Gruppo CTG Picentia al Liceo Scientifico Francesco Severi
Il percorso per le competenze trasversali e l’orientamento – oggi conosciuto con l’acronimo PCTO – che ha visto per la prima volta in azione il Gruppo CTG Picentia di Salerno, si è concluso brillantemente con soddisfazione da parte di tutti i soggetti coinvolti. L’esperienza ha aperto al Picentia nuovi campi di azione ed ha permesso ad un’intera classe ed alla loro tutor ed insegnante, prof.ssa Rosa Noce, di conoscere la realtà dell’Associazione. Del progetto è rimasta l’esperienza maturata nelle 30 ore del suo svolgimento ed un prodotto digitale che racchiude l’intero percorso evidenziando il cammino fatto e gli obiettivi raggiunti.
L’idea è nata dalla lettura di alcuni romanzi storici scritti dall’autore Carmine Mari, tutti ambientati nella Salerno di tempi remoti. Le storie si interfacciavano con il Medioevo, con il Rinascimento e con i primi anni del Novecento, facendo rivivere al lettore storia e luoghi come a quei tempi si potevano incontrare. Conosciuto Carmine, il resto è venuto dalla progettazione congiunta dei vari soggetti: la prof.ssa Noce, ormai nostra socia Rosa, le volontarie ed ACA del Gruppo Picentia Irene e Mina, Carmine Mari. Ne è scaturito un documento progettuale preciso e puntuale che, per l’originalità della proposta didattica, ha catturato l’attenzione della Dirigente e del Consiglio di Classe che ne hanno approvata la realizzazione.
Si trattava di ripercorrere la storia di Salerno, soprattutto riferita all’era Longobarda e Svevo-Normanna; da qui poi si sarebbe dovuto immaginare un ipotetico personaggio che avrebbe fatto da protagonista ad una storia nuova, da scrivere da parte dei ragazzi. Facile a dirsi ma non altrettanto facile a farsi dal momento che l’esercizio della scrittura, fortemente legato a quello della lettura, non è materia che sempre si pone come facile obiettivo per i giovani, soprattutto quelli dei nostri giorni, poco avvezzi a tale esercizio ridotto dai media a brevi messaggi – o post- e da altrettanto fugaci immagini che rappresentano storie che scorrono veloci lasciando poche tracce dietro di sé.
Per questo l’esordio è stato ‘rivoluzionario e controtendenza’: abbiamo consegnato ad ogni studente e studentessa, un quaderno colorato, di formato ridotto, e per ognuno una penna ed una etichetta per poterci scrivere il proprio nome o il titolo del PCTO. Si è spiegato loro che tale quaderno poteva essere uno strumento da portare con sé per potervi annotare idee, sensazioni, stati d’animo, osservazioni.
Abbiamo anche percorso con loro il centro storico di Salerno attraverso vie non solitamente battute dai giovani ed abbiamo raccontato storie e personaggi che in quei luoghi hanno vissuto ed operato. Preziosa è stata la spinta emotiva e competente di Carmine il quale, partendo dall’analisi di un racconto e di quali siano le parti di cui si compone, ha dato ai ragazzi gli strumenti che loro mancavano. Sembrava un’impresa impossibile ma il ruolo dell’autore è stato quello di fare da demiurgo, aiutando nella composizione – senza intervenire direttamente – affinché la storia avesse un senso finito e, partendo dall’incipit, potesse giungere alla conclusione. Tutto questo senza evidenti incongruenze sulla collocazione storica degli eventi.
Ne sono scaturiti così 6 racconti, attorno agli autori dei quali, si sono formati altrettanti gruppi. All’interno di ognuno di questi si sono auto selezionati un lettore o lettrice, un selezionatore/ selezionatrice di immagini, un addetto/addetta alle musiche, un montatore o montatrice. Questo per poter realizzare un trailer ed un podcast per ogni racconto. In questo modo si è data a tutti la possibilità di esprimersi, anche se meno portati per la scrittura in sé. Il materiale finale è stato raccolto sulla piattaforma digitale che consentirà di accedere a chiunque con un semplice click sul relativo link che si trova qui
Il feedback, chiesto a tutti i soggetti, è stato positivo: per i ragazzi, ai quali la prof.ssa Rosa Noce ha chiesto di esprimersi con un aggettivo, i più gettonati sono stati divertente, stimolante, nuovo, originale, sorprendente ma, ed è giusto dirlo, abbiamo anche avuto la definizione di noioso.
Per Irene e per me, relativamente al Gruppo CTG Picentia, il giudizio è di un esperimento ben riuscito, se guardiamo al risultato. Ai giovani abbiamo insegnato l’importanza della lettura e la possibilità di intraprendere numerosi viaggi spazio-temporali, anche senza muoverci, attraverso di essa.
Abbiamo insegnato che dei volontari possono spendere del tempo non solo per se stessi ma per gli altri e stimolato, speriamo, i ragazzi a fare altrettanto;
Carmine, che per la prima volta si cimentava in un progetto di questo tipo, ha espresso comunque la soddisfazione per il buon risultato raggiunto e per nulla scontato; ha inoltre sottolineato come affinché di un’esperienza ci resti qualcosa è necessario che noi abbiamo, a nostra volta, dato il nostro seppur piccolo contributo, perché nulla viene se nulla si dà.
Rosa Noce, nella sua qualità di coordinatrice e dall’alto della sua pluriennale esperienza, ha apprezzato l’originalità del progetto che resta unico del genere tra i numerosi seguiti ogni anno.
Che dire in conclusione di questa passeggiata a ritroso nel Progetto e nel tempo che è trascorso da quando lo abbiamo pensato ad oggi che ci vede, nonostante le non poche difficoltà, in dirittura di arrivo? Abbiamo acquisito esperienza, conoscenza, sperimentando a volte la frustrazione per non riuscire a attrarre l’attenzione dei ragazzi ma, alfine, come dice Carmine, ad ognuno di coloro che hanno dato qualcosa – la maggior parte dunque – rimarrà qualcosa e soprattutto un seme che potrà germogliare anche a distanza di tempo. Per quanto ci riguarda siamo già proiettati verso nuove progettazioni per l’anno che verrà.
Mina Felici
Presidente Gruppo CTG Picentia - Salerno
Link dove reperire tutto il materiale prodotto dall'inizio alla fine del progetto: https://padlet.com/rosanoce18/chestorieragazzi-pcto-3f-jq6klmvyf9f9wk25